Bartolini Ranieri (?)

Ranieri Bartolini (1794-1856) fu allievo del pittore Angelo Ricci  (1748-1828) nel primo corso della Scuola libera del di Disegno e Modellazione di Arezzo, istituita dalla Fraternita dei Laici  nel 1806. Infatti è tra il 1806 e il 1807 che Donato Bartolini chiese al Magistrato della Fraternita che intercedesse per l'ammissione del figlio Ranieri alla scuola. Il 6 settembre del 1810  il giovane Bartolini chiese alla Fraternita di poter usufruire del posto di studio all'Accademia di Belle Arti di Firenze , dove giunse nel 1811  per frequentare il corso di scultura  tenuto dal maestro Stefano Ricci (1765-1837). Non mancarono le affermazioni ai premi semestrali e qualche piccola committenza. Senza dubbio fino al 1820, Ranieri Bartolini visse a Firenze,  dove ebbe modo di frequentare altri artisti. Si puo' immaginare che frequentasse il gruppo di pittori di Palazzo Pitti, sostenuti dal Granduca, e che in particolare, conoscesse Gaspero Martellini (1785-1857), Giuseppe Bezzuoli (1784-1855), Nicola Monti (1780-1864) e Francesco Nenci (1782-1850).Verso il 1822 parti' da Firenze, senza aver vinto la borsa di studio  per il perfezionamento e privo di una collocazione ufficiale ando' a Roma. Questo soggiorno, di cui non si conosce la durata , rappresento' una tappa fondamentale per lo scultore in termini di aggiornamento culturale. Nel 1830 rientro' ad Arezzo e dal 1842 al 1856 fu professore di disegno e architettura presso il Collegio Leopoldo. Molto malato, ma ancora lucido di mente, fece testamento davanti al notaio il 10 luglio del 1856. Con la sua morte , avvenuta dieci giorni dopo il testamento, si apri' la vicenda pubblica della sua raccolta d'arte, infatti da appassionato collezionista, durante la sua vita raccolse disegni, incisioni, libri, stampe, dipinti, reperti archeologici e calchi in gesso , che per volontà testamentaria, aveva predisposto costituissero un servizio pubblico per la città e per la formazione della gioventu' studiosa aretina.   
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