Collezione Bartolini

Collezione Bartolini

Nata come raccolta privata dello scultore aretino Ranieri Bartolini (1794-1856), la Collezione divenne alla sua morte...
Leggi tutto

Fondo Burali Forti

Fondo Burali Forti

Il Fondo Burali Forti giunge alla Fraternita dei Laici di Arezzo nel 1921 quando, a distanza di sedici anni dalla sua...
Leggi tutto

Archivio Storico

Archivio Storico

Con il riordinamento dell’archivio e la pubblicazione dell’inventario ad opera di Augusto Antoniella (in 2...
Leggi tutto

Raccolta di 9 stampe.

Numero Scheda
00003682
Ubicazione Corrente
Palazzo Fraternita dei Laici, Arezzo, Via Vasari, 6
Appartenenza
Raccolta: Collezione Bartolini
Proprietario: Fraternita dei Laici, Arezzo
N. inventario (corrente)
2458 (I-IX)
Definizione Tipologia
Raccolta
Tipologia Specifica dell'oggetto
Oggetto Complesso
Posizione:
Quantita':
Titolo
N° 9 tavole incise da Salvator Rosa e inv.
Iconografia Soggetto:
Scene tratte da Vite Parallele di Plutarco, Castiglione-Rosa,1648-1662
Autori
Rosa Salvator - incisore
Castiglione Giovanni Benedetto (detto il Grechetto). - incisore
Rosa Salvator - Inventore
Poussin Nicolas - Inventore
De Rossi Giovanni Giacomo - Editore
Bartolini Ranieri - Collezionista
Datazione
Inizio XVII secolo - 2° quarto XVII secolo
Dati Tecnici
DESCRIZIONE OGGETTO:

Carte: 9; misure: 547x380; guardie: assenti; bianche: assenti; numerazione: ottocentesca, manoscritta a penna e inchiostro in alto a destra.
Legatura: data :XIX; coperta: floscia, non piena; materia: piatti in cartoncino azzurro; dorso ricoperto da striscia di carta tinta colorata (marrone, avorio) effetto marmorizzato.

CONTIENE:
Raccolta di 9 stampe tirate direttamente sulla pagina:
(c. 1): stampa incisa all’acquaforte ritoccata a bulino, terzo stato (Lastra: 303x250) con “Teseo ritrova la spada del padre” da Poussin, G. B. Castiglione, De Rossi, Roma, 1648.
(c. 2): stampa incisa all’acquaforte ritoccata a bulino, (Lastra: 303x250) con “Temporalis Aeternitas” da Poussin, G. B. Castiglione, De Rossi, Roma, 1648.
(c. 3): stampa incisa all’acquaforte ritoccata a bulino (Lastra: 367x250), con “Genio”, G. B. Castiglione, De Rossi, Roma, 1648.
(c. 4): stampa incisa all’acquaforte (Lastra: 457x275), con “Diogene che getta via la scodella”, dall’omonimo quadro, S. Rosa, 1662.
(c. 5): stampa incisa all’acquaforte (Lastra: 457x275), con “Alessandro e Diogene” dall’omonimo quadro , S. Rosa, 1662.
(c. 6): stampa incisa all’acquaforte (Lastra: 457x275), con “Alessandro nello studio di Apelle”, S. Rosa, 1662.
(c. 7): stampa incisa all’acquaforte (Lastra: 457x275), con “Il Genio”, S. Rosa, 1662.
(c. 8): stampa incisa all’acquaforte (Lastra: 457x275), con “L’Accademia di Platone” , S. Rosa, 1662.
(c. 9): stampa incisa all’acquaforte (Lastra: 457x275), con “Democrito in meditazione” , S. Rosa, 1662.

ISCRIZIONI:
CARTELLINI: Nel piatto superiore al centro è stato incollato il cartellino stampato "COLLEZIONE ARTISTICA BARTOLINI/catalogo/Num. Progress. 284/Sez. VII N.123 "; Nel piatto superiore al centro, è stato incollato un cartellino profilato da una cornice con greca blu stampata, all'interno manoscritta a matita di grafite:” N.9 Tavole/ Incise da Salvador Rosa/ e inv.”.

TIMBRI:
Timbro "Collezione Artistica Bartolini": ripetuto 9 volte nel verso delle carte.
Timbro "Fraternita dei Laici": 1 nel piatto superiore in basso a sinistra; ripetuto 9 volte nel recto delle carte.

FILIGRANE: n. 3; filigrana inscritta in una formella: REV/CAMERA/APOSTO/LICA, (cc.1-2); filigrana con due chiavi incrociate e una lancia su corona (cc. 1,2); filigrana con giglio inscritto in doppio cerchio su lettera V sormontata da lettera B (cc. 3-5, 7-8).
Timbri
Fraternita dei Laici
Collezione artistica Bartolini
Filigrane
vedi dati tecnici.
Stato di Conservazione
discreto
Rotture e mancanze nel bordo. Internamente le carte presentano lieve ingiallimento.
Notizie storico Critiche
Le stampe sono tratte dagli episodi delle "Vite Parallele", di Plutarco, libro VI.
Le cc.1-2 furono riproposte da Giovanni Benedetto Castiglione, con la tecnica del monotipo e fanno parte di un importante gruppo di acqueforti incise con ogni probabilità a Genova intorno al 1645-1647, (cfr. M. Benini, L’ottocento ad Arezzo. La collezione Bartolini, C. Sisi, Edifir, 2003, pp. 206, 208, nn. 83, 85).

< Torna all'indice